El Museo Internazionale delle marionette Antonio Pasqualino de Palermo presenta la 39ena edición de su Festival di Morgana con un programa que dedica al concepto de novedad en el género. No por algo su director, Rosario Perricone, encabeza el programa con las palabras ‘KAINOS: nuevo/insolito/inatteso’. De este modo, este importante museo que recoge uno de los más impresionantes patrimonios titiriteros de Europa –con una colección de más de 4.000 pupi–, se abre a las formas más contemporáneas y renovadoras del género, con presencia de artistas innovadores como el español David Espinosa, el italiano Gigio Brunello en sus trabajos junto a Gyula Molnar, los también italianos Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco, o la compañía francesa L’Oisiveraie.
Para ver el programa entero del Festival, pueden entrar en su página web aquí.
Imagen del espectáculo de David Espinosa.
Nos gustaría aquí mencionar la presentación de dos libros que nos parecen de sumo interés.
Le note dei sogni
El primero es ‘Le note dei sogni: I compositori del Teatro dei Piccoli di Vittorio Podrecca ‘, de Alfonso Cipolla – Titivillus edizioni. Un libro que ya comentamos que ya comentamos en su presentación en Torino (ver aquí) http://www.titeresante.es/2014/10/11/el-festival-incanti-de-teatro-di-figura-de-turin/ y que será presentado en Palermo el lunes 10 de noviembre, en el Museo Internazionale delle marionette Antonio Pasqualino. He aquí su texto de presentación:
“Il Teatro dei Piccoli di Vittorio Podrecca è il più eclettico teatro d’arte del Novecento tra musica e marionette, e rappresenta l’impresa teatrale italiana più longeva e conosciuta all’estero, dato che in circa cinquant’anni di attività realizzerà oltre trentacinquemila repliche nei maggiori teatri di Europa e delle Americhe. Fondato da Podrecca nel 1914, il Teatro dei Piccoli può essere considerato, dal punto di vista della ricerca estetica, il corrispettivo italiano dei Balletti Russi di Diaghilew, e rappresenta un’autentica rivoluzione per quanto concerne l’allestimento scenico, dato che vi collaborarono scenografi come Prampolini, Pompei, Angoletta, Cambellotti. Fine musicologo, Podrecca poté contare su collaborazioni eccellenti, allestendo non solo i celebri Balli Plastici di Fortunato Depero (musiche di Casella, Bartok, Malipiero), ma anche La bella dormiente di Ottorino Respighi, e opere di Cui, Ferrari Trecate, Lualdi, Luizzi, Carabella, Massarani. Inoltre Podrecca fu il primo a recuperare un certo repertorio lirico dimenticato del Settecento e dell’Ottocento (Pergolesi, Paisiello, Rossini, Bottesini), a misurarsi con le Visioni sinfoniche (Debussy, Ravel, De Falla, Satie) e a mettere in scena il Jazz.
Le Note dei Sogni. I compositori del Teatro dei Piccoli di Vittorio Podrecca, edito da Titivillus in occasione del Centenario della fondazione del Teatro dei Piccoli, raccoglie i frutti di un progetto di ricerca promosso dall’Istituto Superiore di Studi Musicali “Conservatorio Guido Cantelli” di Novara e dall’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare. Il volume raccoglie saggi di Roberto Balconi, Ettore Borri, Bruno Cagnoli, Chiara Cernuto, Alfonso Cipolla, Roberta D’Errico, Pier Giuseppe Gillio, Renato Meucci, Anelide Nascimbene, Oliviero Pari, Attilio Piovano, Pompeo Vagliani, Alberto Viarengo, unitamente a rari documenti d’archivio e scritti di Silvio d’Amico, Angelo Frattini, Eugenio Montale, Vittorio Podrecca, Mario Pompei.”
Teatri di figura. La poesia di burattini e marionette fra tradizione e sperimentazione
El así titulado segundo libro, a cargo de Pasqualicchio edizioni di pagina, se presentará el 17 de noviembre, a las 18:30, en el Museo Internazionale delle marionette Antonio Pasqualino. Se trata de un trabajo colectivo de varios autores editado por Simona Brunetti e Nicola Pasqualicchio. Los distintos autores son:
Anna Maria Babbi, Rosvita e le marionette della galerie Vivienne
Paola Degli Espositi, Il teatro “inanimato” di Philippe-Jacques de Loutherbourg
Elisa Grossato, La musica per il teatro delle marionette: dall’esperienza haydniana a Satie
Simona Brunetti, La divina donna-manichino di Massimo Bontempelli
Rosario Perricone, Opra î pupi siciliana: Masterpiece of the Oral and Intangibile Heritage of Humanity
Paola Conti, Nino Pozzo: l’arte di un burattinaio veronese del Novecento
Fabrizio Montecchi, Alla ricerca di un’identità. Riflessioni sul teatro d’Ombre contemporaneo
Maria Ida Biggi, Gran Teatrino “La fede delle femmine”
Cristina Grazioli, «Une histoire d’amour»: la rivista “Puck” e le intersezioni tra le arti. Un omaggio a Brunella Eruli
Didier Plassard, Etica ed estetica sulla scena contemporanea: la figura come immagine dell’altro
Elena Randi, «Cries of “dehumanization”, “coldness”, “puppetry” and “mechanicalness” arose». La danza di Alwin Nikolais
Nicola Pasqualicchio, Don Šain di Jan Švankmajer: il teatro delle marionette come macchina infernale
Dice la presentación del libro:
“Il volume raccoglie le relazioni del convegno sui «Teatri di figura» svoltosi a Verona dal 22 al 24 novembre 2012 incentrato su alcune tematiche legate al rapporto fra tradizione e innovazione, alle relazioni del teatro di figura con altri linguaggi artistici, all’incidenza dell’idea di marionetta sulla concezione dei personaggi di certa drammaturgia primo novecentesca come sulla nuova figura di performer auspicata dai riteatralizzatori e dalle avanguardie. Accanto a interventi che testimoniassero la persistente vitalità artistica nella contemporaneità del teatro di figura nelle sue modalità “all’antica”, si sono cercati contributi che, aprendo a dimensioni etiche ed estetiche di straordinario fascino e novità, evidenziassero anche la pluralità linguistica propria del teatro di figura del secondo Novecento. Raccogliendo tali riflessioni per la stampa è nato un testo che, nell’indagare l’ideale contemporaneo di un “marionettismo” integrale – cioè di un teatro puro e perfetto perché affidato al protagonismo di simulacri mobili e congegni meccanici (o di performer che sappiano farsene il vivente corrispettivo) –, si propone di instillare interesse e, perché no, un po’ d’amore, per il mondo meraviglioso degli attori di pezza, di legno e d’ombra.”